Se il tuo intento è di voler appianare i conflitti e ricominciare ad avere una relazione serena ed appagante con chi ti sta a cuore - e la possibilità di potervi parlare senza discutere e arrabbiarvi ogni singola volta- ciò che ti propongo è la “Mediazione”.
Immagina che meraviglia comunicare con chiunque senza remore e poter condividere ogni tuo pensiero senza paura di offendere o ferire con una comunicazione poco gentile.
Pensa al senso di libertà che scaturisce dal poter essere l'espressione di se stessi senza maschere e senza pregiudizi di sorta. Essere accolti reciprocamente in tutta la propria bellezza interiore.
Nella mediazione è possibile non solo guardare con gli occhi, ma anche “vedere con il cuore” la persona che avete di fronte. La mediazione tramite la pratica della Comunicazione Non Violenta (CNV), aiuta entrambe le parti in causa a esprimere le proprie emozioni e i propri bisogni, ad esternare il “non detto” innanzitutto riconoscendo in se stessi qual' è il proprio bisogno insoddisfatto, portandolo all'attenzione dell'altro durante l'incontro con il mediatore.
Questa pratica prevede una pre-mediazione da effettuare con entrambe le parti separatamente per arrivare predisposti alla mediazione vera e propria con l'altra persona.
Quando non c'è predisposizione da parte di entrambi alla risoluzione dei conflitti, la mediazione diventa inefficace.La mediazione vi aiuta a comprendere cosa è possibile fare per se stessi e per per rendere in qualche modo meravigliosa anche la vita dell'altra persona, donando serenità e rispetto reciproci. Questo non significa che durante la mediazione se uno dei due ha un bisogno, l'altro debba per forza soddisfarlo.
Quando le parti ritrovano l'equilibrio perduto, la relazione torna serena e appagante.
Non c'è nulla di meglio che poter vivere o lavorare con una persona che riconosce la nostra individualità e la nostra peculiarità che è proprio il valore aggiunto di ogni individuo.
Allo stesso tempo la comunicazione non violenta non prevede di diventare lo “zerbino” dell'altro, questo è un punto fondamentale che desidero chiarire.
Esempio:
Quando il partner o un collega di lavoro chiede: “Per favore ho bisogno di ….....” l'altro non è obbligato a soddisfare per forza quel bisogno solo per fare un favore o per il famoso quieto vivere.
Andare incontro al bisogno dell'altro soddisfandolo, è benefico solo quando si soddisfa anche un proprio bisogno contemporaneamente, è necessario vincere insieme (win-win).
Il disequilibrio dei carichi emotivi personali crea sofferenza e conflittualità tra le parti e causa una comunicazione poco chiara. Durante la mediazione è possibile farsi delle richieste reciproche chiare, concrete, fattibili e misurabili nel tempo che rispettino il sentire di ognuno.
Se ciò che hai letto fin qui ti è piaciuto, e ti è chiaro in cosa consiste una mediazione relazionale, puoi proporla a chi desideri per risolvere le vostre difficoltà comunicative. Non è mai troppo tardi, che siate colleghi di lavoro, genitori separati, una coppia o degli amici. Se volete intrattenere dei rapporti di reciproco rispetto e stima, sappiate che ritrovare armonia nelle relazioni è possibile, basta volerlo.
Io ti ascolto e sono a tua disposizione, per parlare con me se ti va, scrivi al mio indirizzo e-mail per prenotare una video-call gratuita di trenta minuti.
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